La campagna di #DolomitesMuseum prosegue con il quarto tema: #Beyondthepass, #Oltre il passo.
Come per noi museo archeologico non pensare alla fitta rete di scambi e importazioni che caratterizzava i movimenti di merci e genti in antichità.
Con gli scambi transitavano materie prime, uomini e animali, beni di sussistenza e materiali preziosi non reperibili in loco, ma soprattutto idee, stili, conoscenze. E il loro percorso era lungo e non aveva confini apparenti, neppure di identità culturale.
I reperti del Museo rispecchiano questa realtà e in particolare volevamo con l’occasione presentare uno dei reperti più preziosi: la collana a vaghi d’ambra.
L’ambra, di provenienza baltica, veniva importata attraverso i valichi alpini ed era particolarmente ricercata, non solo per il suo prestigio, ma anche per le sue presunte proprietà magiche e terapeutiche.
La collana, di cui rimangono sedici vaghi in ambra con dimensione a scalare rispetto all’elemento centrale, doveva per la sua preziosità connotare il corredo di una ricca figura femminile vissuta a Mel alla fine del IV sec. a.C.